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I vinti della liberazione. L'epurazione nell'Europa Occidentale alla fine della Seconda Guerra Mondiale

[Les vaincus de la libération], traduzione di Marcella Bianchi di Lavagna


Roma, Il Borghese, 1966, Europa vecchia e nuova, 5
cm 21.5x13, pp. 400-(8), tela e sovracoperta
Unica edizione italiana. Ottimo esemplare >>>

€ 29
INDICE

Premessa,  7

LE ORIGINI DI UNA REPRESSIONE, 11


Le delusioni del 1918, 13 - Nascita del Fascismo, 14 - L'antifascismo internazionale, 17 - Hitler gioca e vince, 20 - La democrazia in pericolo, 22 - Una nuova Europa occidentale, 23 - Ascesa della resistenza europea, 25 - Guerra totale e repressione, 27

AUSTRIA, 33


Una liberazione unica nel suo genere, 35 - Problemi dell'epurazione alleata, 37 - Il malcontento degli austriaci, 41- Il processo di Guido Schmidt, 43 - Dalla denazificazione alla amnistia, 45 - Lo strano caso d'Ottone d'Asburgo, 48

BELGIO, 51


Un paese disorientato, 53 - Come si viene dichiarati incivili, 57 - L'epoca degli uditori militari, 59 - Tre giornalisti, 61 - Rivalità interne e la questione del re, 64 - L'epurazione continua, 67 - Le condizioni dell'incivile liberato, 70 - L'esiliato Leon Degrelle, 72 - II caso di Henri de Man, 75 - All'indomani dell'epurazione, 76

DANIMARCA, 81


L'occupazione comincia bene e finisce male, 83 - Un rifugiato eminente : Louis-Ferdinand Celine, 85 - Un rigore imprevisto, 87 - Fallimento comunista e fine dell'epurazione, 90

FRANCIA, 93


Dopo l'invasione : prò o contro l'armistizio, 95 - Giraud, De Gaulle e Pucheu, 98 - L'epurazione algerina e lo smembramento del territorio metropolitano, 100 - La liberazione e l'epurazione spontanea, 102 - Prima della liberazione «definitiva», 112 - Si organizza la repressione, 113 - Meglio che nel '93, 117- I grandi processi: il Maresciallo Pétain, 121 - Il presidente Laval, 127 - Gli altri processi dell'Alta Corte, 130 - Le corti di giustizia, 135 - Scrittori e giornalisti, 137 - Brasillach e Maurras, 139 - Fisionomia e significato dell'epurazione degli intellettuali, 142 - Clima generale dell'epurazione, 146 - Pro o contro il terrore, 150 - Dopo la riconciliazione: un nuovo dramma della Francia, 157

GERMANIA, 161


Un intero popolo di persone sospette, 163 - Milioni e milioni di presunti colpevoli, 167 - Solamente i vincitori sono giudici, 169 - Norimberga: il processo è già vinto in partenza, 175 - Disaccordo tra i giudici, 180 - Al momento del «Questionario», 184 - Le metamorfosi della denazificazione, 190 - I vari processi per crimini di guerra, 196 - Una svolta: il processo von Manstein, 201 - Personalità alleate difendono i tedeschi, 202 - Una nuova denazificazione, 205 - Malessere nella Repubblica Federale, 209 - La conclusione del caso Eichmann, 218 - Le reazioni internazionali, 220 - Gli ultimi processi e il futuro della Germania, 225

GRAN BRETAGNA, 229


1940: i fascisti in carcere, 231 - Due radiocronisti: Amery e Joyce, 232 - Alcuni altri accusati e persone sospette, 235 - Le isole anglo-normanne in prima linea, 238

ITALIA, 241


La prima vittima dell'epurazione: Mussolini, 243 - Due governi, due repressioni, 245 - Verso la vittoria antifascista, 247 - L'esecuzione del Duce ed il suo mistero, 255 - La caccia ai fascisti, 260 - Elementi per un bilancio dell'epurazione insurrezionale, 265 - Assassini! e campi di concentramento: Ezra Pound, 267 - Difficoltà dell'epurazione legale, 271 - Vent'anni dopo: gli assassini di Matteotti, 274 - Il rapimento del cadavere del Duce, 276 - Perché lìamnistia si rese necessaria, 277 - Antifascismo e neo-fascismo, 280 - Il «Leone del deserto» accusa, 284 - Nuovo destino dell'Italia, 287

LUSSEMBURGO, 291


Uno Stato perduto e ritrovato, 293

NORVEGIA, 297


Il nazionalsocialismo in Norvegia, 299 - Quisling, il rivoluzionario sfortunato, 301 - Un hitleriano fuori serie: Knut Hamsun, 306 - Aspetti dell'epurazione norvegese, 308

PAESI BASSI, 313


Hitler auspica Famicizia dei Paesi Bassi, 315 - Le delusione di Mussert, 317 - La liberazione: duecentomila internati politici, 319 - Due grandi processi: Mussert e De Geer, 321 - Corti speciali e tribunali, 322 - La sorte di diverse categorie di accusati, 325 - Scandali, sevizie e «rieducazione», 326 - Una riclassificazione difficile, 329

SVIZZERA, 333


Difesa della neutralità, 335 - Al momento della vittoria alleata..., 337 - La corte federale ed il «tradimento politico», 339

DALLA REPRESSIONE ALLA RICONCILIAZIONE, 343


Bilancio generale dell'epurazione nell'Europa occidentale, 345 - La retroattività delle leggi, 352 - La «nuova morale» e lo schiacciamento dei vinti, 354 - Dov'è il tradimento?, 357 - Contraddizioni dell'epurazione nazionalista, 362 - L'ideologia prevale sul concetto di nazione, 365 - La svolta della «guerra fredda», 373 - Il mito dell'internazionale fascista, 376 - L'indispensabile compromesso, 385 - I crimini degli uni e degli altri, 387 - L'Europa si allontana dal fanatismo ideologico, 390


Bibliografia, 393
 
Questo libro rievoca la repressione politica che si ebbe in Europa occidentale alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Si svolsero allora numerosi processi a proposito di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità ed anche di casi di spionaggio, di delazioni e di profitti illeciti. Non ci si dovrà meravigliare se questi processi sono qui ricordati solo per inciso: ma l'argomento che mi ero proposta di studiare in questo libro era essenzialmente l'epurazione.
La repressione che veniva realizzata contemporaneamente anche nell'Europa orientale, seguiva ufficialmente i medesimi principi di quella applicata nell'Europa occidentale. Tuttavia le due parti dell'Europa hanno seguito un destino diverso. Mentre l'epurazione dei paesi dell'Est era di preludio alla instaurazione della democrazia popolare, quella dei paesi dell'Ovest doveva portare alla restaurazione della democrazia liberale. Era dunque logico dedicare uno studio speciale a questi ultimi paesi.
Alcuni paesi che geograficamente fanno parte dell'Europa occidentale, non sono inclusi in questo studio. La Spagna ed il Portogallo non conobbero la repressione politica, provocata dalle idee che trionfarono nel 1945. Lo stesso dicasi, per ragioni diverse, della Svezia. Da parte sua la Finlandia, alleata della Germania contro la Russia e diventata neutrale dopo la vittoria alleata, non ha subito un'epurazione politica paragonabile a quelle di cui si parla in questo libro. Infine la Grecia, durante l'occupazione e dopo la liberazione ha subito una vera e propria guerra civile che vide i diversi elementi della Resistenza combattere gli uni contro gli altri; il suo è dunque un caso diverso da quello degli altri paesi liberati. Per contro, mi è parso necessario ricordare i casi della Gran Bretagna e della Svizzera: questi due paesi non hanno conosciuto l'invasione, ne gli sconvolgimenti politici provocati dalla guerra e la Svizzera è rimasta neutrale; le attività pro-naziste o prò-fasciste però hanno richiesto delle misure di repressione. [....] dalla Prefazione dell'autore

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